top of page

L'importanza del poter sbagliare

Aggiornamento: 10 mar 2023

E anche il post della domenica è stato preparato.

Era il 2005, periodo in cui non avevo ancora terminato le scuole serali, si nonostante l’età ero ancora uno studente (capirete poi il perché di questa nota), ma di questo vi parlerò in futuro. Avevo iniziato a lavorare per quella che allora era una delle 10 cooperative di global service e costruzioni più grandi d’Italia. Il mio capo (Giorgio Contini), quello che in seguito sarebbe poi diventato un buon amico, mi dice che a seguito della vincita di una nuova commessa, diventata poi LA commessa gioia e lacrime, sarebbe stato necessario collegare la seconda sede che avevamo, a poco più di 1km, con uno strumento più performante dell’allora ISND.


Dopo qualche ricerca mi ero convinto che l’installazione di un ponte laser sarebbe stato molto meglio di un ponte radio. Premesso che i due palazzi da collegare erano a vista, abbiamo iniziato il progetto con l’acquisto (all’inizio di maggio) degli apparati, ovviamente full duplex così da garantire banda maggiore. Giorgio non è mai stato convinto al 100% ma ha lasciato che procedessi senza troppi vincoli, forse l’entusiasmo dei “giovani” studenti l’ha convinto che potesse essere una buona soluzione. Subito dopo aver effettuato l’installazione abbiamo affrontato la fase della calibrazione, in pratica il cerchio generato dal laser, doveva colpire il ricettore ad 1km di distanza, e viceversa. Attività che per facilità facevamo nelle ore serali.


Data l’urgenza abbiamo comunicato ai colleghi che era possibile l’utilizzo, i quali poterono apprezzare fin da subito le performance. Come ho detto era maggio…come tutti gli anni a maggio iniziano i primi caldi, e quell’anno non è stato da meno. Purtroppo, con l’avanzare della stagione, il caldo non faceva che aumentare…e con lui…i nostri problemi. Infatti, il “ponte laser” in alcuni momenti della giornata smetteva di funzionare. Abbiamo iniziato col pensare che la luce solare infastidisse il segnale laser…ma così non era…poi siamo passati col colpevolizzare un’industria situata nel mezzo dei due palazzi, che utilizzando vapore per la propria industria, quando in certi orari liberava in atmosfera il vapore creava “nuvole” di vapore… questi tira e molla sono durati diverse settimane. La cosa che rendeva molto piu fastidioso il tutto, era che per raggiungere il tetto di uno dei palazzi su cui avevamo installato uno dei due apparati, ci fosse da utilizzare una botola presente nell’ufficio del direttore generale. Questo ha fatto si che il problema fosse all’attenzione diretta del “capo supremo” …lascio a voi intuire la difficoltà, direttore che nonostante lavorassimo in una cooperativa, ogni qual volta arrivava in azienda non mancava di urlare dalla tromba delle scale un sonoro “non molleremo mai”.


Non voglio tediarvi oltre, il problema è stato risolto smontando il tutto e attivando la fibra ottica che nel frattempo (all’inizio non c’era) era arrivata anche in zona; ah dimenticavo…il problema era causato dalla dilatazione termica dei palazzi. Occupandoci di costruzioni, parlando del problema con colleghi abbiamo appurato che la dilatazione del cemento armato proiettato su 1km, era sufficiente per disallineare i due apparati.


Ho descritto il fatto non tante per l’aspetto tecnico, ma per l’errore in quanto tale.

A suo tempo non ero cosciente della fortuna che avevo, ebbene sì, il mio capo mi stava dando (consciamente o no) la possibilità di sbagliare. E la fortuna è proseguita anche negli anni successi, in quanto anche coloro i quali sarebbero diventati i miei capi avrebbero poi lasciato che sbagliassi, ovviamente non senza critiche, ma mai con

Giudizi negativi


Solo in questi ultimi anni, nei quali ho la fortuna di gestite gruppi di persone molto giovani, riesco a percepire quanto in quel periodo fossi fortunato; motivo per il quale penso sia giusto lasciar sbagliare, criticando con puntualità e contestualizzando la critica in modo oggettivo.


In tanti anni di lavoro, di errori ne commessi diversi, ma ho sempre avuto la fortuna di avere dei capi come Gianluca, Stefano e Giorgio che mi hanno lasciato la possibilità di sbagliare; da parte mia, spero che i ragazzi con cui ho lavorato, con cui lavoro e con i quai lavorerò possano percepire la stessa disponibilità.

Per meglio chiarire il concetto che ho tentato di esprimere, vi lascio il link ad alcuni video del grandissimo Julio Velasco che sicuramente è in grado di spiegare il concetto molto meglio del sottoscritto (ci vuole poco)


Concludo, ringraziando per la tanta libertà che mi è stata data dalle tante persone che ho conosciuto durante la mia vita professionale, non ultimi per importanza i miei genitori


Non abbiate mai paura di sbagliare!!

Sbagliare è molto peggio che non fare!!


Come gestire gli errori https://fb.watch/j2_C_BJEL_/


Il saper criticare e non giudicare https://youtu.be/IWP4hyLo6gc


6 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

...un Fiasco personale

La terza e ultima parte di "Cosa sono Bonsai e Anylogic" dovrebbe concludersi entro la fine della prossima settimana. Nell'attesa...

Comments


bottom of page